Hygge o ansia? Ansia o Hygge?
È questo il dilemma.
E sì, lo so che le due cose sono agli antipodi, che l’una esclude l’altra, che, molto probabilmente, non è possibile neanche inserirle nello stesso contesto, figuriamoci nella stessa frase.
Eppure io oscillo tra l’hygge (ciò che vorrei ardentemente essere) e l’ansia (ciò che sfortunatamente sono).
Le mie letture del momento sono tutte relative all’Hygge come stile di vita, come metodo educativo, come approccio alla maternità, ma com’è difficile riuscire ad allontanarsi dagli schemi esistenziali in cui siamo bloccati?
Ma procediamo con ordine: per chi non lo sapesse il termine Hygge è di derivazione danese e norvegese e viene usato per indicare un’atmosfera sociale, una sensazione, un sentimento, un’azione correlata al senso di comodità, pace, serenità, familiarità.
I Danesi sono gli esseri umani più felici al mondo, i bambini danesi sono i più felici e i meno capricciosi.
Ma perché? Com’è possibile tutto questo? Dove sta il segreto della felicità?
I danesi lasciano molto liberi i loro figli, liberi di esprimersi nei modi che ritengono più congeniali, liberi di sperimentare e di conoscere il mondo sostituendo i divieti e le punizioni con spiegazioni razionali.
Io non sono una mamma molto severa (probabilmente anche perché Alessandro è ancora piccolo), ma non credo che i divieti siano da demonizzare a priori: ci sono cose che non possono essere fatte perché pericolose o sconvenienti e ci sono bambini che non sentono ragioni o spiegazioni.
Ciò che condivido sopra ogni cosa dell’Hygge sono l’empatia e l’ascolto, penso, infatti, che siano gli ingredienti necessari per valorizzare la sensibilità dei nostri figli che non andrebbe mai soffocata.
É anche vero, però, che ci sono giornate che iniziano male e che finiscono peggio, durante le quali vorremmo essere ascoltate e capite noi, e l’Hygge proprio è l’ultimo dei nostri pensieri.
Di certo, la serenità e la tranquillità che i bambini vivono in famiglia, consente loro di crescere in maniera più sana e, probabilmente, più felice… Forse è semplicemente questo il segreto per vivere bene ed in pace con il mondo.
La chiave per la felicità è alla portata di tutti e, detta così, sembrerebbe un gioco da ragazzi, ma non lo è affatto… almeno per me.
La stanchezza, le paure, l’ansia di non essere all’altezza di crescere un bambino e di non sapere far fronte alle sue esigenze, lo stress, la quotidianità, spesso, prendono il sopravvento offuscando ogni mio buon proposito sul praticare il metodo Hygge.
Voi cosa ne pensate? Che mamme siete? Riuscite ad essere Hygge?