La scorsa settimana è stata ricca di emozioni: il primo compleanno di Alessandro ha portato gioia e festeggiamenti in famiglia.
Da giovedì a domenica è stato un vero e proprio tour de force di celebrazioni, di “Tanti auguri” stonati, candeline non soffiate, regali e sorrisi.
Tellino è un bambino molto vivace ed ama stare al centro dell’attenzione, essendo poi il nostro primo figlio e, per la mia famiglia, il primo nipote immaginerete quanto siamo concentrati su di lui.
Adora stare in mezzo alla gente e socializzare, per questo motivo, per il suo primo compleanno abbiamo deciso di organizzargli una festa in una ludoteca della mia città, attrezzata di giochi anche per i più piccoli.
No, l’idea di organizzare un party a casa non mi ha sfiorato, non perché io sia una madre degenere, ma per motivi di spazio: viviamo in un appartamento, quindi non avremmo avuto la possibilità di invitare i nostri amici che hanno tutti bambini poco più grandi di Alessandro.
E noi desideravamo condividere la nostra gioia anche con loro oltre che con i parenti.
La festa, a tema PJ Mask, è riuscita bene: gli adulti hanno chiacchierato, i bambini si sono scatenati, io ho apprezzato moltissimo il lavoro delle animatrici che si sono occupate con dedizione e cura dei piccoli ed il pasticcere ha ben pensato di scrivere sulla torta “Tanti auguri A ME“, invece di “Tanti auguri ALE”, ma vabbè!.
In tutto ciò, però, Alessandro ha deciso di non collaborare: ho scelto un orario pomeridiano proprio per dargli la possibilità di godersi la sua festa e partecipare, ma lui quel giorno ha preferito saltare il riposino e arrivare stanco ai festeggiamenti, ha camminato un po’ perlustrando la ludoteca ma è stato nervoso ed agitato per tutto il tempo, non abbiamo scattato le foto di rito con la torta (eccetto qualcuna in cui siamo Tellino, Quasi Marito ed io) e poco prima della fine della festa, si è addormentato.
Mi sono detta: Capita, è ancora troppo piccolo, l’anno prossimo andrà meglio!
Il giorno dopo, siamo tornati in quella ludoteca per il compleanno della bimba di due nostri amici, Tellino aveva saltato nuovamente il riposino pomeridiano, quindi ero pronta al “revival”.
Appena arrivati, Alessandro ha gioito alla vista del palloncino di Masha e Orso ed è rimasto in contemplazione, sorridendo felice, per un tempo che mi è parso lunghissimo.
(Primo campanello di allarme: mi sa che ho sbagliato tema, eppure i Pj Mask gli piacevano da impazzire!).
Dopodichè si è tuffato dentro la piscina delle palline, facendo una corte spietata ad una bimba che era interessata solo a tirargli i capelli (Bambina, ma come? Io ti porto il principe azzurro e tu me lo maltratti? Se non fosse stato mio figlio, mi sarei complimentata con te, esortandoti a continuare così), sentendosi snobbato, è uscito dalla piscina e si è lanciato verso lo scivolo (io ho ancora i dolori alle braccia come se avessi fatto 2 ore di palestra dopo 2 anni di stop), arrampicandosi non dalle scalette ma dallo scivolo.
Poi lo sguardo di Tellino ha incrociato quello di una bimba bionda più grande di lui che sgambettava felice addentrandosi nei meandri di un labirinto gonfiabile, ed io ho dovuto inseguirla per assecondare quel playboy di mio figlio (avrei tanto desiderato un’esclusiva nella sua vita, almeno per i primi due anni, ma niente!).
Il richiamo del trampolino elastico, poi, è stato più forte di qualsiasi altra cosa e dopo 10 minuti di salti, mi sentivo come su una zattera quando il mare è mosso, così abbiamo ripiegato, nuovamente, sullo scivolo.
Insomma, dopo due ore di festa ero stanchissima ed avevo una sola consapevolezza: mio figlio è dispettoso!
Ha snobbato la sua festa organizzata dalla sottoscritta con amore e tanti buoni propositi, per poi scatenarsi e divertirsi come un matto il giorno dopo!
I suoi sorrisi e la sua felicità, però, mi hanno contagiato donandomi gioia e serenità.
Con quel faccino angelico è impossibile non perdonargli qualsiasi monelleria…