Pianti improvvisi ed apparentemente immotivati, lotta corpo a corpo ad ogni cambio pannolino e durante la vestizione, improvvisa difficoltà a dormire e/o continui risvegli, mammite acuta, inappetenza… Improvvisamente, Tellino si è trasformato in un bambino capriccioso.
“Avrà qualche disturbo?” mi domanda Quasi Marito.
“Probabilmente sì, ma non riesco a capire”, rispondo io mentre naufrago in un mare di frustrazione, ansia e preoccupazione.
“Chiamiamo il pediatra?” prosegue Quasi Marito.
“E che gli diciamo? Che il bambino piange e fa i capricci?” dico io, con sguardo perso alla ricerca di una spiegazione.
“Saranno i dentini?!” incalza Quasi Marito.
“Mah sarà!” affermo dubbiosa, mentre penso che se così fosse Alessandro dovrebbe avere 174 denti, oltre ogni umana natura, e non solamente 8!
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Avete mai sentito parlare di Scatti dello sviluppo cognitivo?
Io, fino a qualche settimana fa, conoscevo solo gli scatti di crescita che, in parole povere, sono quei periodi di intensa crescita fisica.
Navigando in rete, però, gli scatti di crescita di cui si fa più menzione sono quelli relativi ai bambini allattati al seno e, al loro improvviso bisogno di attaccarsi ancora e ancora, senza fine.
Ora io vorrei dire che anche i bambini allattati con latte artificiale crescono e vivono momenti di “noietta” in cui sentono la necessità di mangiare di più… ma vabbe!
Gli scatti dello sviluppo cognitivo, invece, sono parzialmente diversi, si tratta di una crescita non fisica, bensì mentale ed hanno un impatto ben più intenso, rispetto agli scatti di crescita, nella vita del bambino e dei genitori.
Una coppia di ricercatori olandesi, Hetty Van de Rijt e Franz Plooij, hanno portato avanti per 35 anni uno studio sullo sviluppo del bambino nei primi 20 mesi di vita, riuscendo così a spiegarci meglio questi scatti dello sviluppo che loro chiamano “Wonder Weeks“, ovvero settimane prodigio.
Durante i primi 20 mesi di vita, il bambino attraversa ben 10 scatti di crescita e, la cosa più sorprendente, è che questi momenti si verificano in modo regolare (con uno scarto di qualche giorno) su tutti i bambini.
Ogni scatto dello sviluppo è preceduto da un periodo turbolento in cui il bambino sembra essersi trasformato in peggio:appare nervoso, piange e si lamenta per qualsiasi cosa, non mangia e rapportarsi con lui diventa una mission impossible.
Noi genitori ci ritroviamo spiazzati, disorientati e non comprendendo cosa stia accadendo ai nostri figli, iniziamo a pensare di tutto di più: che stia covando un’influenza, che stia mettendo i dentini o che abbia mal di pancia.
Comunque, sempre, speriamo che si tratti di una fase passeggera e siamo atterriti al pensiero che, al contrario, possa essere una trasformazione dalla quale non si tornerà più indietro.
I periodi di turbolenza arrivano senza preavviso e, per questo motivo, ci prendono alla sprovvista, facendoci fare milioni di pensieri non proprio proficui.
Quando ho scoperto questo studio ero restìa a credere nella sua veridicità, ma poi confrontando il comportamento di Alessandro con il calendario delle wonder weeks(che trovate qui), ho cambiato idea per la sua estrema e straordinaria precisione.
Adesso riesco a gestire meglio la mia ansia ed i periodi difficili, assumendo un atteggiamento di fiduciosa attesa, accompagnata dalla consapevolezza che si tratta di una semplice fase passeggera.
Voi cosa ne pensate?
Avevate già sentito parlare di scatti dello sviluppo cognitivo?
Credete a questo studio?
Non ne avevo mai sentito parlare! Proverò a vedere se coincide. Secondo il calendario avrei dovuto avere un mese calmo ma non mi pare proprio. E le prossime settimane sono turbolente 😱 😱😱 vediamo cosa accadrà e ti farò sapere 😉 (se non sono collassata prima 😭). Mi hai fatto sganasciare per la storia dei 174 denti 😂😂😂
Ciao,
ho letto il tuo articolo sugli scatti dello sviluppo cognitivo e mi ha interessato molto perché non ne avevo mai sentito parlare e avendo una bimba anche io ogni argomento che riguarda la loro crescita, sia mentale che fisica, mi incuriosisce sempre tantissimo. Mentre leggevo mi venivano in mente appunto certi episodi della mia bimba e anche noi da genitori ci siamo fatti le stesse domande che vi siete fatti te e tuo marito!! “Ma saranno i denti?!” “Ma starà covando qualcosa?!” Niente di tutto ciò semplicemente passato un giorno tornava la solita bimba!! Adesso posso dire che quando ha questi momenti molto probabilmente si tratta di scatti dello sviluppo cognitivo.
Ciao Noemi, grazie per aver letto e per il tuo commento. Anche per me è stata una scoperta interessante e ho voluto condividerla con voi, perché credo sia un punto di vista diverso, una spiegazione a certi comportamenti che ci preoccupano e che ci mandano in tilt. Personalmente, adesso mi sento molto più tranquilla e meno apprensiva, cosa davvero straordinaria! 🙂