Non scrivo da un po’, ho pubblicato un paio di post, da quel giorno, e poi di nuovo il nulla.
Il silenzio pare essersi impadronito della mia mente, è come se non avessi qualcosa da dire, anche se poi, in fondo, non è così!
Ieri un’amica mi ha mandato un messaggio che mi ha smosso, mi ha fatto riflettere molto e così ho deciso di condividere con voi i miei pensieri.
La mia amica ha guardato i miei ultimi post su Instagram e si è commossa leggendone le didascalie, mi ha scritto che si è sentita stupida perché ha capito di dare peso a cose futili e che non hanno una reale importanza.
Non ho risposto a questo messaggio perché nello stesso momento in cui lo leggevo, prendeva forma nella mia mente un pensiero davvero complesso che meritava, prima, di maturare e di essere elaborato.
Sono tornata indietro a 39 giorni fa, quando ancora la mia vita scorreva serena e “facile”, ho ripensato a me in quei giorni: affaccendata, affannata, stressata e con tutta una serie di priorità che riempivano la mia quotidianità.
Ero felice e non lo sapevo, avevo tutto e non lo sapevo, vivevo le stesse difficoltà di chissà quante altre donne e non lo sapevo.
Ero impegnata a costruire il mio mondo e a vederlo imperfetto, ero occupata a chiedere molto, forse, troppo a me stessa senza volere accettare i miei limiti, che non mi rendono una cattiva persona, ma semplicemente umana.
Quando la vita scorre nella semplicità della routine, non ci si rende conto di quanto questo sia una gran fortuna, la noia è una fortuna, le abitudini sono una fortuna, avere giornate che si somigliano è una gran fortuna… ma quanto odiamo tutto questo? Quanto chiediamo di più a noi stesse, ai nostri compagni, ai nostri figli, ai nostri genitori, agli amici ed ai conoscenti?
Dobbiamo colpevolizzarci per questo? Dobbiamo davvero fermarci a riflettere e imparare a godere di quello che abbiamo, senza voler per forza di più e di più ancora?
Quante volte, appresa una brutta notizia da un tg, mi sono detta:”Cavolo, ma la vita è davvero troppo breve. Cavolo, da ora in poi darò più valore a quello che ho, perché tutto può cambiare in un attimo!”
Quante volte sono riuscita a portare avanti questi propositi? Mai!
La verità, per me, è una sola: la vita è imprevedibile, ti regala momenti stupendi ed irripetibili e, all’improvviso, ti fa sprofondare all’inferno, ti chiede il conto per la bellezza e la gioia che ti ha donato e poi torna, di nuovo, a sorriderti; è un ciclo continuo ed inesorabile.
E’ bastarda, può decidere di graffiarti o di infliggerti una ferita profonda e tu non puoi fare nulla per opporti.
Puoi solo viverla, ADESSO, QUI, FINO IN FONDO, maledicendola per stronzate che ti tolgono il sorriso e la serenità, odiandola per averti costretto a un dolore infinito e di cui non capisci la reale motivazione.
Penso, allora, che quando i pezzi di me che si sono persi per strada ricominceranno a ricomporsi, quando il sorriso sulle mie labbra non sarà solo di circostanza ma di reale gioia, quando le mie lacrime amare per il vuoto che sento lasceranno il posto a lacrime di dolce nostalgia, quando riuscirò a far pace con questo destino infame, tornerò ad incazzarmi per stupidaggini, tornerò a dar peso a cose “frivole”… tornerò a vivere la vita come se di tempo ce ne fosse tanto e tanto altro ancora!
E sapete qual è la novità? E’ che penso che ce lo meritiamo tutti il privilegio di non dovere ristabilire le priorità e di prendercela per piccolezze, perché la vita è fatta anche di inconsapevole spensieratezza e non solo di tempesta…
Le tue parole sono vere e forti.. le sento estremamente mie, e non perché mi ci sono immedesimarsi.. Ma per il semplice fatto che ho vissuto anche io emozioni simili sulla mia pelle. ❤
Grazie davvero di cuore!