Natale sta arrivando!
Si sente nell’aria, nella voglia di stare insieme alle persone care, si vede nelle vetrine dei negozi addobbate a festa e poi, il calendario non lascia spazio a dubbi.
Sabato scorso, in ritardo rispetto agli anni scorsi, Natale è arrivato a casa nostra: abbiamo fatto l’albero, con la fondamentale ed utilissima partecipazione di Tellino versione Elfo, ho preparato il calendario dell’avvento per Alessandro e dato un tocco di rosso qua e là.
Avevo intenzione di addobbare anche il camino e di mettere le luci in camera di Ale, ma queste idee sono rimaste in sospeso.
Secondo uno studio condotto dallo psicologo Steve McKeown, le persone che addobbano casa e pensano ai regali di Natale in anticipo, sono le più felici.
Onestamente, non credo che i risultati della scienza siano del tutto esatti, almeno non nel mio caso.
Mi accingo a vivere un Natale davvero molto particolare, malinconico e fatto di mancanza, tuttavia sento il bisogno di luci, colori, addobbi, cordialità e gentilezza.
Sento la necessità di rendere questo Natale il più sereno possibile, gioioso e allegro, spensierato e chiassoso.
Desidero con tutta me stessa che il Natale sia magico e voglio che sia così per mio figlio.
Non solo quest’anno, ma per tutti gli anni a venire.
In fondo, il Natale è la festa dei bambini, e dove ci sono loro, non può esserci tristezza, non può esserci spazio per l’odio, per il rancore, per la rabbia, per l’ira o l’autocommiserazione.
Può e deve esserci spazio per il ricordo dolce, bello, quello che tiene in vita le persone che non ci sono più e che ti dà la forza di affrontare e di ricostruire la quotidianità senza di loro.
Un Natale di ricostruzione, di pace, di famiglia, di sorrisi sinceri da scambiarci noi tre, di tenerezza, stupore, serenità e gratitudine, che lasci fuori tutto ciò che non conta e che vorrebbe far male, è questo che auguro a me stessa, al mio compagno e al nostro bambino.