Ebbene sì, la nostra vita, la nostra casa, si colorano, di nuovo, di BLU.
Ed io ho scelto un giorno particolare per condividere la notizia che, insieme al test di gravidanza positivo, emoziona, destabilizza, rende più concreto il miracolo della vita.
E allora Buon Natale a tutti voi!
La notizia che si tratta di un altro maschio, non lo nascondo, ci ha preso un po’ alla sprovvista, a tutti quanti… proprio tutti.
Alessandro desiderava una sorellina, nel suo progetto da fratello maggiore, non rientrava un fratellino con il quale contendersi i giochi, condividere macchinine e supereroi.
Eh no, lui immaginava una “fratellina” che se ne stava a guardarlo con sguardo sognante, mentre lui era impegnato con piste, garage, inseguimenti della polizia, “ninoninooooo” e rocamboleschi incidenti.
Quindi, per il momento, pare non aver preso benissimo la notizia, ma sono sicura che, nel tempo, cambierà idea e riuscirà come sempre a stupirci.
Quasi Marito, sulla base dei racconti dei papà di figlie femmine, nutriva una gran curiosità verso il mondo rosa, desiderava scoprire quanto una figlia sia in grado di rincoglionirti più del maschio… che già voglio dire, a casa nostra siamo quasi al punto di non ritorno con Ale!
Ed io? Io sognavo case di Barbie per compensare le centinaia di macchinine che minano la mia incolumità fisica: uno di questi giorni, sono sicura, cadrò rovinosamente a terra per colpa di un qualche minuscolo furgoncino dimenticato in giro.
Desideravo riequilibrare l’attuale maggioranza, in cerca di alleati… anche se, dicono tutti, che i veri alleati delle mamme siano i maschietti, quindi sono in una botte di ferro!
La verità è che, ogni giorno, mi rendo conto di quanto sia difficile per una madre crescere un figlio maschio.
Dove per crescere non intendo il semplice prendersi cura di un bambino, perché beh, sotto questo punto di vista tutti i piccoli hanno le loro esigenze a prescindere dal sesso; per crescere intendo un mondo ben più complesso, intendo quella responsabilità nel gettare le basi per l’uomo di domani.
In una società come quella di oggi, ancora troppo retrograda, piena di pregiudizi, di falsi miti e di “cose buone e giuste” che poi così buone e giuste, secondo me, non sono, crescere bambini liberi, liberi di essere, di pensare, di agire, di amare, di fare, non è facile.
Spesso, nonostante abbia delle idee salde, mi ritrovo a metterle in dubbio e a pensare di dover tornare sui miei passi… ma poi penso, sarò anche “diversa”, impopolare e sbagliata per molti, il mio istinto però non voglio sconfessarlo e non lo farò nemmeno con te, mio piccolo, amato, desiderato e atteso, Stellino.
Buon Natale!