è Facile!

– E’ facile!
– No, non è vero. E’ difficile e lo sai. Niente è facile!
– Ma io voglio imparare a pensare che sia facile. Voglio credere che possa essere facile.
– Non puoi. Non è facile. E’ difficile.

Facile e difficile sono due concetti che chi soffre di ansia, chi è molto sensibile ed emotivo conosce profondamente, finendo per praticare più il lato negativo, appunto difficile, di questa medaglia.

Ho sofferto di attacchi di panico per tanti anni, in alcuni periodi in modo più continuativo, in altri ho pensato di esserne fuori, salvo poi andare incontro a delle ricadute potentissime.
Tutt’oggi non posso dirmi “guarita”, perché ci sono momenti che mi mettono a dura prova e nei quali questo nemico strisciante, che è il panico, torna a farmi visita, anzi, torna a farmi compagnia.

C’è di buono che, con il tempo, ho imparato a gestirlo, ho imparato a smorzare gli attacchi, a riconoscerli, a comprenderli, a capirne l’origine e a non farmi sopraffare.

E’ facile? No.
E’ difficile? Neanche.
Ma voglio pensare che sia facile, che lo sia stato e che lo sarà.

Da quando sono mamma, le mie paure sono raddoppiate: il senso di responsabilità di dover pensare al benessere di qualcun altro e la consapevolezza che tale benessere sia la sola cosa che conta, spesso, sono le ragioni che portano il panico a bussare alla porta della mia mente, aprendo scenari “apocalittici”.
Quando capita, respiro a fondo, richiamo all’ordine la mia parte razionale, che ahimè, essendo del segno dei pesci non è proprio sviluppatissima, e mi tranquillizzo lentamente.
E’ una sorta di allenamento mentale dal quale traggo beneficio.

E’ facile? No.
E’ Difficile? Neanche.
Ci riesco sempre? Sarei bugiarda a dire di sì ma, ci provo perché voglio pensare che sia facile, che lo sia stato e che lo sarà.

Pensate che possa essere facile.
Pensate di potercela fare.
Pensate che facile e difficile sono concetti relativi: perché tutto può diventare estremamente facile o maledettamente difficile a seconda di come viviamo le situazioni.

Credere in noi stessi può essere una delle cose più difficili, ma ricordiamoci di farlo perché… ce lo dobbiamo!

3 Comments

  1. Reply
    Cory

    Tesoro, anche io soffro di attacchi di panico e ansia da quando è morto mio padre. Aveva 62 anni e per me era il mio pilastro, ho dovuto spegnere un respiratore…… Ahimè un figlio non dovrebbe decidere della vita del proprio genitore. Così la mia amica ‘Ansia’ mi fa compagnia da quasi tre anni, mai avrei immaginato che potesse accadermi, ma non sopporto le persone che dicono passerà non è niente, guarda le strozzerei. C’è un lavoro da fare su me stessa e piano piano sto cercando di capire e come gestire. Mi ha fatto bene leggere quello che hai scritto. Un abbraccio 😘❤️

    1. Reply
      Roberta Post author

      Tesoro, grazie per avermi raccontato una cosa così importante. Ti capisco perfettamente, sono esperienze che ti cambiano totalmente. Ti sono vicina e ti abbraccio fortissimo!

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