Settembre, per me, da sempre, è il mese dei nuovi inizi, delle ripartenze, dei buoni propositi.
Quest’anno, più degli altri, Settembre assume questo valore di novità, di desiderio di ricominciare, di “ricominciarsi”.
“Ricominciarsi”, so che è quello di cui tanti sentiamo il bisogno…
Perché sono stati mesi difficili, folli, mai vissuti prima, con la loro intensità ed il loro carico di paure, amarezza, preoccupazioni, incredulità.
Una pandemia è davvero quanto di più assurdo ed improbabile potesse capitare.
Non potevamo prevederla, non potevamo aspettarci di dover passare mesi in casa, uscire solo per le esigenze primarie, restringendo la nostra libertà e quella dei nostri figli.
Ci siamo ritrovati a dover gestire il tempo, il vuoto, lo spazio, la noia, la scuola…
Tra un impasto e una crostata, i giorni sono scivolati via più velocemente di quanto potessimo credere.
Forse è per questo tempo vuoto che questo Settembre è più carico di altri, è carico di tanto: progetti e pensieri, idee e timori, certezze e dubbi.
Ci ritroviamo a bilanciare gli interessi in gioco, mentre dobbiamo prendere decisioni importanti per i nostri figli. in questo caso, mi riferisco ai genitori di bimbi 0-5 anni.
Il mio pensiero costante, in questi giorni, è sull’opportunità di far vivere a mio figlio Settembre 2020 come un nuovo inizio, come il suo “ricominciarsi”.
Mi chiedo cosa sia più giusto: tenerlo a casa o fargli frequentare la scuola dell’infanzia, di cui ha tanto bisogno?
Dicono che i benefici siano maggiori dei rischi e vedendo come il carattere di Alessandro si è evoluto in questi mesi, in parte, lo credo anche io, perché è indubbio che i bambini hanno bisogno di altri bambini, di socializzare, di testare i loro limiti, di condividere la loro quotidianità ed imparare a farlo ma, hanno anche bisogno di normalità.
E quanta normalità ci sarà quest’anno per loro?
Scrivo per cercare il confronto con altri genitori, sperando di chiarirmi le idee confuse che ho. Ditemi la vostra!